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Viaggio tra i piatti tipici di Reggio Emilia e provincia

Oggi voglio portarvi con me in un viaggio virtuale tra i piatti tipici di Reggio Emilia e provincia.

Da alcuni mesi scrivo articoli su commissione e recentemente mi è capitato di elaborare un itinerario gastronomico in Toscana. Proprio da quell’itinerario mi è venuta l’idea di condividere con voi i piatti tipici del territorio di Reggio Emilia, i paesaggi che mi circondano, ma soprattutto i miei ristoranti preferiti, quelli dove vado sul sicuro quando voglio mangiare tradizionale e BENE!

Spero che questo possa essere uno spunto per le prossime gite, per quando riaprirà la circolazione e ci sarà bisogno di sostenere chi lavora bene ed è stato messo in difficoltà da questo brutto periodo.

Prima di partire insieme per il viaggio tra i piatti tipici di Reggio Emilia e provincia ci tengo a specificare che questo non è un post sponsorizzato, deriva semplicemente dalla mia voglia di far conoscere ciò che ci piace e che ritengo sia da promuovere!

 

Siete pronti? Occhiali da sole, reflex e serbatoio pieno…si parte!

 

Reggio Emilia centro

Il nostro viaggio non può che iniziare dal centro di Reggio Emilia. 

Un centro storico che vanta luoghi molto importanti come la Sala del Tricolore, dove è nata la bandiera italiana, lo storico Teatro Valli, piazza Prampolini con il duomo e la Madonnina dorata e piazza San Prospero con i suoi leoni dove tutti i bambini reggiani sono saliti almeno una volta per la classica foto. 

Passeggiando qui è d’obbligo una sosta al Forno Panciroli, in piazzale Fiume. Secondo me in questo forno è possibile comprare il gnocco al forno più buono della città ed era una tappa fissa ai tempi delle superiori.

Questa è la parte più centrale, più nota. Percorrendo però la via Emilia in direzione stazione si arriva in zona San Pietro.  Proprio qui sono stati recentemente riaperti al pubblico i Chiostri di San Pietro dove è possibile visitare liberamente il piano terra e entrare a pagamento nelle varie mostre temporanee che vengono allestite al suo interno.

Proprio di fronte ai Chiostri di San Pietro troviamo la nostra prima tappa gastronomica.

La pasticceria Ligabue per me è LA PASTICCERIA. Dove vado per una merenda o per un aperitivo, dove ordino la torta di compleanno e dove ho ordinato la mia torta di matrimonio.

Quello che però ci porta qui oggi è l’erbazzone classico, ma soprattutto l’erbazzone di zucca.

Una versione diversa dal classico ripieno di erbette che però merita davvero un assaggio.

 

Reggio Emilia, i dintorni

Dopo aver visitato il centro storico è ora di uscire dalle mura e immergersi nella vera cucina tipica reggiana. 

Poco fuori città, in direzione Parma, precisamente a Roncocesi si trova la Trattoria Vecchia Reggio. Questo paese situato precisamente a 7km dal centro città è noto ai più per essere il luogo natio del cantante Zucchero. 

Questa trattoria partecipa ogni anno all’iniziativa Insieme al ristorante con menù speciali il giovedì sera nel mese di marzo. Io ci vado quando sono in città dai miei genitori e abbiamo voglia di qualcosa di veramente tipico. 

Tortelli verdi al burro, cappelletti in brodo e gnocco fritto sono i mai più senza di questo ristorante abilmente affiancati da piatti vegetariani o a base di carne.

 
 
Bagnolo in Piano

 

Sulla strada che collega Reggio Emilia a Novellara si incontra il paese di Bagnolo in Piano. 

Qui c’è il regno del bollito…la Trattoria da Probo!

Un locale con una tradizione di più di 50 anni che ha il suo punto di forza nel “carrello”.

Prenotando qui ti siedi ammaliato dai cubetti di mortadella sul tavolo, ti accomodi gustando i loro primi (tra i miei preferiti i cappelletti alla Probo), ma la goduria arriva con i secondi. 

Il “carrello” contiene ogni tipo di arrosto e bollito pensabile, purè e cipolline per completare!

Il mio soggetto preferito nel carrello è il pin, un impasto di parmigiano, uovo e pane, ma la scelta annovera anche cotechino, lingua, testina, manzo e gallina accompagnati da arrosti di maiale, vitello e faraona.

Se in tutto ciò siete riusciti a conservare un po’ di spazio per il dolce…arriva il secondo carrello! Quello dei dolci ovviamente!

Qui il mio must è la torta al cioccolato con zabaione, ma c’è sempre una vasta scelta.

Se non mi credete sulla parola sappiate che da diversi anni è segnalato anche sulla guida Michelin

 

Albinea

Sulle colline di Albinea e precisamente a Montericco c’è la Trattoria Filippini. Questa è la meta delle afose sere d’estate. Infatti la trattoria offre la possibilità di cenare all’aperto con vista sulla città. Un punto a favore vista la mia nuova vita da mamma è che ci sono anche i giochi per bambini. 

Anche qui la tradizione reggiana regna sovrana con tortelli verdi o di zucca e gnocco fritto.

La bassa

Questa è la zona dove vivo ora, ovvero tutti quei piccoli paesi che portano verso la zona di Modena e Mantova.  Questa è terra di nebbia in inverno, ma anche di splendidi campi di grano, lunghe vigne e frutteti. Qui è dove la campagna incontra la città e si fonde alla perfezione.
 
Correggio
Universalmente nota come la città di Ligabue ha la sua immagine più conosciuta nella torre dell’orologio  che svetta su Corso Mazzini con la celebre finestra del film Radiofreccia.
Poco distante da Corso Mazzini si trova L’Osteria
I miei piatti preferiti qui sono i tortelli di patate e il risotto rosa, seguiti da gnocco fritto e tigelle e completati dal dolce mattone.
Come ogni pranzo reggiano che si rispetti deve essere accompagnato dal Lambrusco, il vino tipico della zona. 
 
   
Campagnola

Già che vi siete inoltrati nella bassa il mio consiglio è quello di cedere allo shopping!

Frutta, verdura, lambrusco nero e bianco sono i prodotti che non mi lascio mai scappare all‘azienda agricola Gelosini. Nei mesi estivi fanno vendita diretta dei loro prodotti a pochi passi dai campi.

Sempre sulla stessa strada si trova il caseificio Castellazzo. Parmigiano reggiano, yogurt, panna cotta e ricotta sono i nostri acquisti preferiti.

 

 

La montagna

Le mie estati per molti anni sono state in montagna con i nonni, poi per altri anni sono state in montagna con il fidanzato (ora marito) e alla ricerca di posticini carini per una cena fuori o dove passare una giornata nella natura.

 
Canossa

Canossa è nota ai più per le vicende della Gran Contessa Matilde, ma oggi ospita uno dei ristoranti che a mio avviso fa i tortelli più buoni del nostro territorio: la Trattoria Pietranera.

Io l’ho scoperta qualche anno fa grazie all’iniziativa Dal tortello alla torta che propone menù speciali al giovedì sera nei mesi di giugno e luglio e i miei genitori lo hanno riscoperto dopo anni che non ci andavano.

Sfuggire alla calura della pianura reggiana per una serata vista tramonto a base di tortelli vale il viaggio!

Sì lo chiamo viaggio proprio perchè raggiungere Pietranera da Reggio Emilia è “tutta strada” come si suol dire qui, però lo sforzo è assolutamente ripagato!

Se decidete di seguire il mio consiglio e imbarcarvi in questa avventura troverete ad aspettarvi tanti tipi di tortelli: zucca, patate, verdi e radicchio. Gnocco di benvenuto con salumi e dolci della casa per finire la serata.

Un piccolo appunto a margine…PRENOTATE! In estate e soprattutto durante le iniziative è quasi impossibile trovare posto senza prenotazione

 

 

 
 
 
Cerreto Laghi

Anche in questo caso partendo da Reggio Emilia è un bel viaggio, ma per trascorrere una giornata in questo paradiso ne vale la pena. Il lago Pranda era la meta delle grigliate estive durante la mia adolescenza e la meta delle passeggiate nel bosco adesso. Quando ho bisogno di un po’ di tranquillità mi rifugio qui. I telefoni prendono poco, l’aria è frizzantina anche in piena estate, il profumo del bosco è ovunque e la cucina del Ristorantino è fantastica.

Il Ristorantino Lago Pranda è un posto del cuore per me, ci andavo con il nonno da bimba in cerca di funghi, ci torno ora per una giornata scacciapensieri e il filo che lega tutto ciò è la cucina. La polenta con cervo o cinghiale così buona l’

ho mangiata solo in Trentino e vi confesso che quando vado me ne porto a casa una porzione per il giorno dopo! Per chi non ama la cacciagione ci sono anche piatti più tranquilli e per chi non gradisce la carne in generale la loro polenta è ottima anche con il sugo di funghi o con il formaggio.

Beh i dolci…sono la nostra ricompensa di metà pomeriggio, dopo una bella passeggiata nel bosco!