Natale,  primi piatti

Cappelletti

Il Natale è sempre più vicino e oggi vi regalo una delle ricette della nostra tradizione territoriale ma soprattutto familiare. Se parlate con un emiliano doc probabilmente vi dirà che non è Natale senza cappelletti, perchè ce li abbiamo nel sangue, e una tradizione di famiglia ed è irrinunciabile.
Ovvio è che se sono fatti in casa e con un buon brodo di carne sono davvero il massimo.
Questa è la mia personale ricetta, diversa da quella delle nonne e della zia. Ho sintetizzato in questa piccola delizia ciò che più mi piace di quelli che ho mangiato fin da bambina e li ho resi miei.
Questa è davvero una ricetta del cuore, tanto più che uno dei primi ricordi che ho legati al cibo è proprio il momento in cui passavo dalla cucina dei nonni mentre li preparavano e puntualmente ad ogni passaggio mancava una pallina di ripieno da un quadratino di pasta.
Le dosi che io vi indico sono per molti cappelletti, all’incirca una ventina di uova, ma voi potete dividerla per ottenere solo la quantità che desiderate. Non so indicarvi con precisione il peso del gambetto di prosciutto perchè normalmente metto tutta la carne ricavata dal pezzo dopo averlo accuratamente pulito ed eliminato cotenna e altro.
Io solitamente li congelo non appena pronti in modo che si conservino per diversi mesi e sono già pronti all’occorrenza. 
Infine se vi dovesse avanzare del ripieno è ottimo anche per farcire i cannelloni se mescolato con un po’ di ricotta!
 
per il ripieno
1 petto di pollo
150gr mortadella
200gr macinato di manzo
1 gambetto di prosciutto crudo
150gr parmigiano grattugiato
pane grattugiato
2 uova
noce moscata
2 carote
2 gambi di sedano
1 cipolla piccola
 
Tritate la cipolla e tagliate grossolanamente le verdure dopo averle lavate e mondate accuratamente.
Tagliate a pezzi il petto di pollo, il prosciutto crudo e la mortadella. Io per comodità faccio dei cubetti di medie dimensioni. In una casseruola dai bordi alti mettete un cucchiaio di olio e unite le verdure, le carni e i salumi e rosolate tutto per alcuni minuti. Unite un bicchier d’acqua e cuocete a fuoco medio/basso, mescolando di tanto in tanto, fino a che tutti gli ingredienti sono morbidi. Unite altra acqua se necessario. Prelevate ora man mano il composto dalla pentola e tritatelo finemente con un tritatutto. Raccogliete tutto in una capiente ciotola e lasciate intiepidire. Unite poi il parmigiano, una spolverata abbondante di noce moscata e qualche cucchiaio di pane grattugiato. Mescolate per bene il tutto con le mani e lasciate raffreddare completamente. Poco prima di iniziare a farcire la pasta all’uovo unite le due uova e il pane grattugiato necessario per rendere il composto sodo e non appiccicoso. 
Preparate la sfoglia utilizzando 1 uovo ogni 100gr di farina e unite un filino di olio e un pizzico di sale. L’olio farà in modo che la pasta non si rompa una volta che la passerete dal freezer al brodo bollente. Come solito fate riposare la sfoglia coperta per almeno 30 minuti prima di stenderla. 
Tagliate un pezzetto di sfoglia e stendetela con la macchinetta alla penultima tacchetta. Ad esempio la mia ha 6 spessori e io solitamente la stendo a 5 per la pasta ripiena.
Ritagliate dalla sfoglia dei quadrati di un paio di cm per lato. Ponete una pallina di ripieno in ogni quadratino e procedete alla chiusura. Per prima cosa formate un triangolo e poi giratelo intorno al dito per creare la classica forma. 
Ci tengo a specificare che come ognuno ha la sua personale ricetta per il ripieno così è molto soggettiva anche la chiusura. Io ho imparato dal nonno che ero piuttosto piccola e nel tempo ho mantenuto il suo modo di chiuderli però mia mamma li chiude diversamente e la nonna in un altro modo ancora. 
Nel video sottostante vi mostro come li chiudo io cercando di fare movimenti lenti.
Come dicevo prima io solitamente li congelo appena fatti su un vassoio di carta e dopo 3-4 ore li trasferisco negli appositi sacchetti. Al momento di consumarli basta che li versiate da congelati nel brodo bollente.