
Diario di viaggio: Murano e Burano
Vista la scarsa presenza di turisti stranieri quest’anno non potevamo saltare una visita alle isole della laguna di Venezia durante un breve soggiorno dalla nonna.
Murano e Burano sono le isole più famose, insieme a Torcello (che per motivi organizzativi non abbiamo visitato), della laguna di Venezia.
Prima di partire a raccontarvi cosa vedere in queste due isole vi lascio qualche nota tecnica.
-> Per usufruire dei vaporetti per spostarsi nelle isole conviene acquistare la carta Venezia Unica e inserire lì tutti i servizi di cui avete bisogno (alcuni esempi sono il parcheggio auto e l’ingresso ai musei). Noi abbiamo scelto di fare quella per tutti i mezzi di trasporto, compresi quindi i vaporetti per le isole, al costo di 20 euro giornalieri. E su una delle due carte abbiamo caricato anche la sosta al Garage Comunale che io vi consiglio in termini di costo per le lunghe soste. Inoltre i bambini sotto i 6 anni non pagano i trasporti.
-> Se soggiornate a Venezia vi consiglio di scegliere di visitare queste due isole al mattino o in serata. Indicativamente il momento migliore è prima delle 11 o dopo le 18 quando le gite organizzate giornaliere non sono ancora arrivate o sono già ripartite. A mio avviso infatti il bello di questi luoghi è respirarne la lentezza della vita vera e non la frenesia delle ore piene di turisti.
-> Infine occhio alla fregatura! Se vedete manufatti nelle vetrine a pochi euro saranno sicuramente una cinesata perchè purtroppo l’artigianato vero è diventata rarità anche qui.
Nelle mie aspettative tra le viuzze avrei trovato donne intente a creare merletti e fornaci di soffiatori, invece mio malgrado ho scoperto che al di là dei moltissimi negozi acchiappa turisti ogni dimostrazione si tiene su prenotazione e a pagamento o pressing successivo per acquistare nel loro shop.
->Infine se volete essere sicuri di avere orari e tratte dei vaporetti a portata di click sul vostro smartphone vi consiglio di scaricare l’App AVM Venezia Official che in tempo reale vi mostra i percorsi, i mezzi e il tempo di percorrenza per raggiungere il luogo che desiderate.
P.S. Tenete a mente il nome Fondamenta Nove perchè è uno degli snodi più nevralgici della città dopo piazzale Roma e da qui potrete prendere mezzi per arrivare ovunque!
Dopo queste informazioni utili di servizio partiamo!
In piazzale Roma, l’ultima zona aperta al traffico a Venezia città, lasciamo la macchina al Garage Comunale di cui vi ho parlato prima e ci rechiamo alla biglietteria centrale per ritirare i nostri ticket di viaggio di Venezia Unica.
Importantissimo è vidimare il biglietto prima di salire su ogni mezzo!
Saliamo a bordo del vaporetto 4.2 che ogni 30 minuti circa collega la città all’isola di Murano.
Dopo circa 35 minuti di navigazione scendiamo a Murano Colonna.

Inizia qui la nostra passeggiata sull’isola di Murano tra negozietti di vetro soffiato e piccoli bar.
Costeggiando il canale ci dirigiamo verso il Duomo di Murano. Lungo il percorso ci fermiamo a visitare la Chiesa di San Pietro Martire e poi proseguiamo verso il Museo del Vetro dove all’angolo si trova la Madonna in Vetro di Murano.

Proseguiamo costeggiando il canale e attraversando ponti fino ad arrivare al Duomo di Murano con la sua Torre dell’Orologio leggermente pendente.



Non possiamo entrare nella chiesa perchè c’è una cerimonia in corso quindi torniamo indietro verso la fermata del vaporetto Murano Faro per prendere la coincidenza per l’isola di Burano.

Giunti alla fermata di Murano Faro saliamo a bordo del vaporetto numero 12 che in poco meno di 40 minuti ci porta all’isola di Burano costeggiando Torcelli prima e Mazzorbo poi.

Seguendo il corso centrale ci inoltriamo nell’isola alla ricerca delle famosissime case colorate.
Alcune costeggiano il canale principale, ma noi decidiamo di inoltrarci in qualche vicolo e piazzetta meno frequentata per vedere la vita vera degli abitanti dell’isola.


Vi racconto anche una curiosità riguardo queste case colorate…
Sono famosa ora in tutto il mondo per il meraviglioso colpo d’occhio che regalano al visitatore ma sono nate per uno scopo puramente pratico.
Un tempo i pescatori, soprattutto nei mesi invernali, rientravano con le barche che era già buio e l’isola si presentava piuttosto spesso avvolta nella nebbia e ovviamente senza l’illuminazione di oggi. Nacque così l’usanza di colorare i muri esterni della casa di ogni proprietario di un colore diverso, anche se si trovava nello stesso stabile, in modo da poterla riconoscere subito anche in caso di nebbia fitta.
Oggi questa usanza permane tra gli abitanti dell’isola di Burano per uno scopo principalmente folcloristico ma anche per preservare le tradizioni dei tempi passati.

Si è fatto ormai mezzogiorno e la nostra prenotazione al ristorante ci aspetta!
Su consiglio di una zia di mio marito abbiamo prenotato al ristorante Ai Cesendeli e qui ci fermiamo per un pranzo a base di pesce vista canale.



Riprendiamo la strada per visitare Tre Ponti in cui appunto tre ponti si incrociano per attraversare i canali.

E infine ci dirigiamo nuovamente verso la fermata del vaporetto per il rientro ma non prima di aver ammirato l’isola di Torcello in lontananza tra le case variopinte.

Prendiamo nuovamente il vaporetto numero 12 e attraversiamo la laguna.
Costeggiamo anche un complesso monumentale che in seguito ho scoperto essere il cimitero di Venezia e arriviamo a Fondamente Nove dove dopo un gelato e una breve passeggiato prendiamo il vaporetto 4.1 che con uno spettacolare giro intorno alla laguna ci riporta nei pressi del parcheggio.


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